Winter wedding

Winter wedding

Sposarsi d’inverno, in quel torno di tempo che corre tra dicembre e marzo, laddove la cifra stilistica è segnata dal candore del bianco, assoluto, che diventa il simbolo di quell’amore assoluto che si celebra e che non ha mezze misure, proprio come il bianco. Un sogno che diventa sempre più convintamente realtà, e che produce un’atmosfera sofisticata – perché la sposa d’inverno sa dosare gli accostamenti del bianco con il dorato o con l’argentato e osare con il rosso - unica e romantica.

Celebrare le nozze in inverno vuol dire creare uno scenario di festa, diffondere calore. Esaltare la magia del momento, il suo carattere da fiaba. Giocare sui contrasti degli accostamenti. Effondere energia contro l’abbraccio del freddo. Inebriarsi della festa del Natale. Ritornare bambini con la neve.

Decisamente il winter wedding, più degli altri matrimoni a tema si connota per la sua particolarissima caratteristica: essere unicamente differente.

L’abito della sposa

Una stola di pelliccia che copre le spalle, pudica, appena adagiata, bianca. Un abito in stile impero di taffetà pesante, bianco, senza iridescenze. Il velo lungo bordato di raso bianco. Un abito in due pezzi con la gonna con lo strascico e il corpetto decorato di cristalli, o perline, o semplicemente di una seta preziosa che segue il movimento del corpo. Uno scialle di cachemire avvolto con noncuranza. Libertà alla fantasia di questa sposa d’inverno, emozionante e misteriosa, che può osare con le creazioni di abiti fatti lana candida e sorprendente, giocando di contrasto, con il velo, in organza, che le adorna il capo e un cappotto, bianco, lungo come il viaggio che sta per iniziare.

Il bouquet

Il mazzo di fiori della sposa d’inverno è fatto di ranuncoli, di bucaneve, di orchidee e di elleboro, o rosa di Natale, di amaryllis. I rami sono raccolti nel raso bianco. Un nastro rosso che pende, oppure dorato o d’argento, a seconda del gusto della sposa e degli abbinamenti previsti per i decori della location.

Il trucco e l’acconciatura

Il trucco della sposa d’inverno riluce di ombretti palescenti, ma non disdegna, all’insegna della luminosità, le gradazioni di colore che spaziano dal dorato al marrone. E ancora, il viso sarà riscaldato da blush che rimandano alle gradazioni del rosa, ma senza il chiasso del fucsia, per carità. Le più coraggiose, perché si sentiranno meglio dentro a quel trucco, potranno osare con ritocchi di matita per gli occhi dorati o argentati en pendant con l’ombretto.

La location e gli allestimenti

La scelta della location della sposa d’inverno potrà ricadere su diverse opzioni. Un agriturismo in montagna.
Una cascina in campagna, se l’idea è di rendere vivido il contorno della natura per un’atmosfera in armonia con l’andare della natura. Oppure, un castello, una villa che riluce di chandelier di cristalli. La tenuta di campagna dal blasone nobiliare. Il camino della magione acceso. I tavoli tondi e le tovaglie bianche, lunghe fino a lambire il pavimento. I tovaglioli candidi. Le sedie rivestite di bianco, in un nitore da sogno e che ammalia. Un angolo del thè da servire come in Russia, insieme all’aperitivo e con il samovar. Un angolo delle tisane, da degustare in fondo al rinfresco, quando la torta nuziale è già stata tagliata e servita. Sa tutto di casa. E che casa! Incantata.

Il menù

Che sia pranzo o cena, servita e seduta, perché la sposa d’inverno ama i convivi tra le persone che ama, sicuramente, non mancheranno zuppe e fondute. Sapore e delicatezza, in un contrasto sapiente. Si alla gastronomia del luogo. Anche a quella smaccatamente tradizionale.

Le performance artistiche

Di sera o di mattina, si alla musica di sottofondo. Lieve. Leggera. Che lasci lo spazio alle parole. Se il rinfresco si declina alla voce pranzo, e gli sposi, desiderano la neve, in un posto nel quale evidentemente non abbia nevicato, prima di tagliare la torta o al momento del loro arrivo, si può ricorrere al noleggio di una macchina per la neve: l’effetto bocche aperte rivolte al cielo, di grandi e piccini, è assicurato. Questa soluzione, poi, diviene ancora più suggestiva, se il rinfresco si declina alla voce cena. Il nitore del bianco dei fiocchi di neve, in contrasto con il blu della sera, sono sicuramente avvincenti. Di più, si può immaginare uno spettacolo pirotecnico o, se la scelta della location ricade su di una cascina di montagna, a una fiaccolata di sciatori esperi e del luogo.

I cadeaux per gli invitati

Delle campanelle di cristallo. Delle stelle di natale. Una boule de niege, per tornare, un po’ tutti, bambini.
Una sacchetto di praline di cioccolato prelibato e di differente percentuale di cacao. Una scatolina di macaron. Bugie di candele profumate, di cannella e spezie orientale, chiuse in un sacchetto d’organza bianco. Tutto per evocare il sentore dell’abbraccio del caldo che si ricerca quando là fuori è freddo o l’aria profuma di Natale.

Il viaggio di nozze

Un’eccitante settimana bianca in un complesso termale, perché dopo la discesa dalle piste, i muscoli bisogna che si rilassino? Una camera con camino scoppiettante? Si, questa potrebbe essere la destinazione per il viaggio di nozze della sposa d’inverno. (Austria, Svizzera, Dolomiti, l’Alpe di Siusi, per sperimentare il brivido dello snowboard). Oppure, visto che è una sposa in controtendenza, potrebbe scegliere una destinazione calda, (Madagascar, Perù, Namibia, Cuba, Canarie) o, da ultimo, un’avventurosa crociera tra i Fiordi.